|
 |
NORMATIVE
EN DI RIFERIMENTO |
 |
NORMA
UNI EN 14904 Superfici multi-sport per interni
Unica norma di riferimento per le pavimentazioni
sportive
La norma europea (EN 14904:2006) è stata elaborata
dal Comitato Tecnico CEN/TC 217 "Superfici per aree
sportive", la cui segreteria è affidata al BSI.
La norma europea deve essere attribuito lo status di
norma nazionale Italiana, da ottobre 2006, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate
entro ottobre 2006.
La norma europea è stata elaborata nell'ambito di un
mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e
dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di
supporto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e
dell'UE.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli
enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono
tenuti a recepire la presente norma europea:
Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia,
Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,
Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,
Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia,
Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
Le superfici sportive subiscono una reazione
complessa quando sottoposte ad un carico dinamico. I
componenti di interazione desiderati sono la
deformazione sotto carico, la capacità di assorbire
l’impatto e la restituzione dell’energia
dell’impatto, per esempio la quantità di energia
restituita allo sportivo dalla superficie su cui sta
giocando. La capacità di una superficie sportiva di
assorbire un impatto è una caratteristica di
sicurezza importante. I valori specificati sono,
pertanto, un compromesso inevitabile tra queste
caratteristiche fondamentali. Le superfici sportive
reagiscono in maniera diversa a temperature e
velocità di deformazione diverse; diventano più dure
alle basse temperature e più morbide a temperature
elevate. Un importante requisito per la sicurezza e
le prestazioni sportive è la presenza di una presa
sufficiente tra la calzatura dell’atleta e la
superficie sportiva. Una presa insufficiente può
provocare uno scivolamento dell’atleta sulla
superficie; una presa eccessiva espone le
articolazioni e i legamenti dei muscoli ad una
sollecitazione inaccettabile.
Elenchiamo di seguito i punti fondamentali della
norma che risalgono in modo evidente alla precedente
norma tedesca DIN 18032 che si può definire
l’origine della norma EN attuale per le
pavimentazioni Indoor
Attrito EN 13036-4
Quando sottoposto a prova con il metodo descritto
nella EN 13036-4, a secco a una temperatura di (23 ±
2) °C, utilizzando la gomma CEN, la media del valore
della prova del pendolo deve essere compresa tra 80
e 110 e nessun singolo risultato di prova deve
differire dalla media di oltre quattro unità.
Assorbimento degli urti EN 14808
Quando sottoposto a prova con il metodo descritto
nella EN 14808, eseguendo un minimo di quattro prove
più una prova ogni 500 m2 di area, la riduzione
della forza media deve essere compresa tra il 25% e
il 75% e nessun singolo risultato di prova deve
differire dalla media di oltre ±5 unità.

Deformazione verticale EN 14809
Quando sottoposta a prova con il metodo descritto
nella EN 14809, la deformazione verticale non deve
essere maggiore di 5,0 mm.
Nota 1 Tali valori sono valori di laboratorio. Le
misurazioni in loco possono essere eseguite a
temperature e umidità
diverse in funzione delle condizioni ambiente
dell’impianto sportivo, nel cui caso la temperatura
superficiale e l’umidità relativa dovrebbero essere
registrate nel resoconto di prova.
Nota 2 Informazioni sui valori di assorbimento degli
urti e di deformazione verticale tipici delle
pavimentazioni elastiche sono fornite nell’appendice
B.

Comportamento verticale della palla EN 12235
Quando sottoposto a prova con il metodo descritto
nella EN 12235 utilizzando una palla da
pallacanestro, eseguendo un minimo di quattro prove
più una prova ogni 500 m2 di area, l’altezza di
rimbalzo relativa media deve essere pari a ±90%
dell’altezza di rimbalzo sul calcestruzzo e nessun
singolo risultato deve differire dalla media di
oltre ± 3 unità.

Resistenza a un carico rotante EN 1569
Nota Questa proprietà è importante al fine di
garantire che la superficie non sia danneggiata da
attrezzature o sedili che possono essere spostati su
di essa.
Quando sottoposta a prova con il metodo descritto
nella EN 1569, la resistenza minima deve essere di 1500 N, l’impronta residua massima deve essere di 0,5
mm sotto un regolo da 300 mm e dopo la prova non si
deve osservare alcun danneggiamento percepibile.

Resistenza all’usura EN ISO 5470-1
Nota Questa proprietà è importante al fine di
garantire la vita utile ragionevolmente prevista
durante l’utilizzo, in particolare per le aree ad
elevato utilizzo (per esempio le zone di tiro
davanti alle porte dei campi) che tendono a perdere
materiale in conseguenza dell’abrasione.
Per le superfici sintetiche, quando sottoposte a
prova con il metodo descritto nella EN ISO 5470-1,
utilizzando ruote H18 con un carico di 1 kg, la
perdita massima di massa per 1 000 cicli deve essere
di 1.000 mg.
Per i rivestimenti e le vernici destinati ad essere
applicati come parte della manutenzione programmata,
quando sottoposti a prova con il metodo descritto
nella EN ISO 5470-1, utilizzando ruote CS10 con un
carico di 500 g, la perdita massima di massa per 1.000 cicli deve essere di 80 mg.

EN 13501-1 CLASSIFICAZIONE AL FUOCO ELEMENTI DA
COSTRUZIONE
La nuova norma sostituisce tutte le precedenti ed
identifica la classificazione dei materiali da
costruzione secondo standard Europei.
In Italia La normativa Europea è stata recepita in
particolare con due decreti legge Il Ministro dell’
interno Italiano con il decreto 15 marzo 2005
“Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da
costruzione installati in attività disciplinate da
specifiche disposizioni tecniche di prevenzione
incendi in base al sistema di classificazione
europee” ed il successivo decreto del 16 febbraio
2009 che apporta successive modifiche ed
integrazioni.
Attualmente per le pavimentazioni sportive con
permanenza di pubblico (identificate come vie di
esodo) a pavimento la tabella indica la classe
(A2FL-s1), (A2FL-s2), (BFL-s1), (BFL-s2), (CFL-s1)
che vengono equiparate alla vecchia classe 1
italiana.
Per i pavimenti le prove di riferimento sono le
seguenti:
EN ISO 9239 Prove di reazione al fuoco
pavimentazioni
EN 11925-2 stabilisce l’attacco della fiamma in
superficie
EN 9239-1 Valutazione del flusso critico fumi
Per tutti i dettagli e considerando l’importanza di
questo argomento vi invitiamo a
contattarci |
|